di linee sobriamente ordinate e parallele o ai tratti rettilinei di righe che si rincorrono delle giacche e dei pantaloni-clown in tessuto seersucker, senza tempo.
La mussola di cotone, diventa etnica, con disegni intricati, liberi da interpretare. Impalpabile, dà forma a gonne/abito di volume doppiato nelle diverse tonalità, dal bianco latte al marrone cappuccino.
Le forme, quelle di sempre ma non solo, contemporaneamente alleggeriscono e liberano il corpo.
Da officina elegante, molto radical chic, il camicione, con le mani sprofondate nelle tascone asimmetriche e giganti, accoglienti come marsupi.
Fatato e romantico, il trench con abbottonatura inclinata, di costruzione asimmetrica, adattabile su un corpo, su cento corpi, su mille corpi.
Tessuti-couture di sapore artigianale per la giacca, in odore di anni ’60, svasata con scollatura geometrica, tipo origami.
Per l’été 2013 Martino Midali traccia una via, disegna uno stile dai colori caldi, vibranti e materici.
Protagonisti assoluti il rosso lampone con il verde blu astro, accompagnati da tutti i colori etnici e di tutte le culture del mondo.